Le vetrate artistiche progettate per la nuova chiesa estiva di Jesolo, accolgono il fedele che entra nel luogo sacro, avvolgendolo in un flusso di colore, vibrante e coinvolgente, che si modifica seguendo il movimento della luce e lo scorrere del tempo. Mutevoli riflessi creano giochi di luce e colore sulla pavimentazione e sulle candide pareti, inducendo alla riflessione e alla spiritualità.
L’energia della stella più luminosa, il sole creatore, invade con le sue calde tonalità la grande vetrata d’ingresso che si sviluppa per ben 23 metri lineari. Da lui si sviluppano le linee che vanno a costituire i principali elementi del creato, l’acqua e la terra, che divengono anche evocazione della vita di Cristo narrata nei Vangeli, attraverso i simboli dei pesci e delle spighe di grano.
Le finestre laterali dell’aula della chiesa sono dedicate al popolo di Dio, attraverso il simbolo delle dodici stelle, che rappresentano le dodici tribù di Israele e i dodici Apostoli. Anche per queste vetrate si è scelto il riferimento alla creazione, qui rappresentata mediante la raffigurazione del giorno e della notte.
La vetrata del Presbiterio rappresenta il centro della narrazione figurativa della chiesa: rappresenta infatti la Madonna, a cui è dedicata la chiesa. Nella vetrata vengono quindi riproposti, in maniera astratta, i simboli dell’iconografia mariana: la falce di luna sotto i piedi, il serpente della Genesi, il globo terrestre. Il fuoco e l’acqua dominano invece nelle vetrate della cappella dell’adorazione e dei confessionali.
Le vetrate, progettate dall’arch. Simona M. Favrin, sono state realizzate da Progetto Arte Poli, Verona, con il prezioso contributo del Maestro Albano Poli.
Il progetto della chiesa è dell’architetto Devis Rampazzo – studio ADR con Massimo Sinigaglia e Simona M. Favrin.
